Dentro gli Orientamenti
Proviamo a tracciare alcune linee di riferimento che ci possano aiutare a leggere gli Orientamenti per l’annuncio e la catechesi in Italia, rispettando quelle che possiamo definire le caratterizzazioni fondamentali e che, in certo qual modo, risultano essere le scelte operative dell’evangelizzazione e della pastorale. In primo luogo, il Documento ribadisce l’assoluta precedenza della catechesi e della formazione cristiana degli adulti e, all’interno di essa, del coinvolgimento delle famiglie nella catechesi dei più piccoli. Anche alla luce del nuovo scenario, sempre più distante dall’adesione al Vangelo, il Documento, rinnovando l’invito alla nuova evangelizzazione, avverte l’urgenza di promuovere la formazione permanente di giovani, adulti , e soprattutto famiglie, perché siano testimoni significativi e annunciatori credibili del Vangelo negli areopaghi del nostro tempo, capaci di raccontare la loro esperienza di fede (IG, n.24). Altra direttrice fondamentale per la Chiesa italiana, risulta essere l’ispirazione catecumenale della catechesi, con un’esplicita attenzione all’Iniziazione Cristiana degli Adulti, il Catecumenato, e intesa come processo formativo e vera scuola di fede. Il percorso e le tappe del Catecumenato, in questo senso, rappresentano il modello per l’Iniziazione Cristiana, nelle diverse e molteplici espressioni e possibilità in cui si intraprende il cammino: sia nella fanciullezza che nel risveglio della fede in età adulta. Aspetto irrinunciabile, nel rinnovamento della catechesi e nell’annuncio in una prospettiva missionaria, è certamente la formazione degli evangelizzatori e dei catechisti, intesa come processo che sviluppa le competenze dell’annuncio e dell’educazione, e coinvolge il soggetto accompagnandolo nell’attitudine all’autoformazione (IG, nn.79-86). Tale formazione riguarda non solo il catechista ma anche, in forma curricolare e permanente, il presbiteri e i diaconi. Gli Orientamenti si soffermano, poi, sulla necessità di attenzione e di coinvolgimento ecclesiale per ciò che concerne la proposta mistagogica ai preadolescenti, adolescenti e giovani, in continuità con la catechesi per l’Iniziazione Cristiana e, in modo specifico, in riferimento ai “passaggi esistenziali”, ai “nuovi inizi” di cui è ricca l’età della crescita verso la maturità. Con ciò si intende lavorare sulla strutturazione di cammini, esperienze e opportunità di servizio che permettano a chi ha concluso l’Iniziazione Cristiana in senso strettamente sacramentale (Battesimo, Cresima ed Eucarestia), e che quindi è “diventato cristiano”, di “vivere da cristiano”, di continuare a percorrere la strada della vita custodendo e facendo risplendere la fiamma della fede. Proprio la feconda fase esistenziale della preadolescenza costituisce l’argomento del Convegno Diocesano dei Catechisti di Settembre, evidenziando la preoccupazione della comunità ecclesiale nell’accompagnamento di chi vive la gioia e la fatica della crescita e, in essa, della scoperta e della scelta di fede.
Emanuele Mameli